giovedì 31 gennaio 2013

Impara l'arte...


Anche se resto convinta che il lavoro sia una piaga sociale e che in un mondo perfetto non esisterebbe (così come lo sport, eccezion fatta per quelli che possono essere praticati a tavola e a letto), ammetto che, talvolta, ci sono dei vantaggi anche nello sprecare la propria esistenza ad incancrenirsi le terga seduti ad una scrivania. Giusto ieri, mentre aspettavo che We Transfer mi caricasse un video da inviare, sullo sfondo ho visto un’immagine bellissima. Premetto che l’arte, in senso lato, mi affascina molto. Quindi tutto quello che denota capacità artistiche e mostra velleità estetiche mi colpisce. Per farla breve, dal nulla, ho scoperto un illustratore inglese, secondo me bravissimo, tale Jack Hughes. Sono andata di corsa a visitare la sua gallery su Tumblr e l’ho trovato splendido. Inutile dire che la mia illustrazione preferita è quella che ha realizzato per Agent Provocateur… uno dei miei sogni segreti è avere un fidanzato che mi ritragga in una posa del genere. Guardavo la signorina, bellissima, sensualmente distesa sul divano, e, nonostante si tratti soltanto di un tratto di matita su un pezzo di carta, un po’ la invidiavo.




Vi invito ad osservare la triade femminile di Arkham Horror 





o Sister Mary



io le trovo veramente deliziose.


Solo un affascinante bohémien, con il baffetto a manubrio alla Hercule Poirot o alla Salvador Dalì (bisognerebbe chiedergli chi ha voluto omaggiare) poteva essere così semplicemente elegante.



P.S. Sul suo sito ha anche uno shop che, a cifre abbordabili, può rendere molto più interessante una parete spoglia… resta da capire se vende anche in Italia.

P.P.S. Ho come idea che dopo una cena tra amiche e la serata che ho in previsione domani, i prossimi post saranno molto meno delicati...

Vi bacio  
SS

mercoledì 30 gennaio 2013

Piccole perle di felicità... nonostante tutto!



Oggi è una di quelle giornate in cui apri gli occhi e capisci che il mondo ce l’ha con te. E per ripicca decidi di avercela anche tu con il mondo. Ma poiché, nonostante tutto, c’è il sole e ho razionalmente deciso che voglio (tentare di ) essere di buonumore, provo a fare il gioco di Pollyanna e trovare delle motivazioni per non essere idrofoba come un cane rabbioso.


Innanzitutto grazie a tutti. In pochissime ore mi avete mandato complimenti, apprezzamenti, condivisioni, retweet e tutto quello che la moderna tecnologia e il vostro affetto consente. Grazie di cuore. Ora sarà peggio per voi! Mi avete motivata a continuare a diffondere deliri nell’etere!


Ieri ho ricevuto una bellissima notizia: la mia amica M., neosposina esiliata per motivi lavorativi in Puglia, tra due settimane torna a Milano. Questo significa essenzialmente due cose: potremo finalmente rivederci con una certa frequenza e… attenzione… ricomincia l’agonia serale che ci ha afflitte già lo scorso anno: andare a correre. Ora io dico, cosa c’è di più orribile dello sport? Che poi correre non è uno sport è una tortura. Non c’è uno scopo in quello che fai. Ti senti un criceto obbligato a girare sulla ruota finchè la lingua non ti cade per terra. Io e M., incuranti delle intemperie e della fatica, l’anno scorso andavamo tre volte a settimana al parco Sempione dove, come delle disperate, più che correre, simulavamo il ralenti di una corsa, interrogandoci (praticamente senza fiato) sul perché la sorte ingrata ci avesse riservato questa immane fatica. Peraltro per continuare ad essere esattamente come prima. Mi fossi trovata, che so, il culo a zaino, allora avrebbe avuto un senso. Un addominale, anche soltanto uno in vista. Delle cosce tornite. No. Una schifezza uguale a prima… ma noi, vagamente masochiste, perseveriamo. Magari il 2013 sarà foriero di un miracolo e al primo weekend al mare mi ritroverò come una ballerina di samba brasiliana.





Come dicevo prima, oggi, perfino a Milano, c’è il sole. Questo mi fa pensare che forse, tra poco, l’inverno leverà le tende, con mio sommo gaudio (minor gaudio di chi, tra qualche mese, mi vedrà in spiaggia, fatta salva l’eventualità del miracolo di cui sopra). Per fare riflessioni più spicciole, sta finendo gennaio. Un mese che io trovo, incomprensibilmente – dato che di solito la prima settimana è sempre festiva – interminabile. Questo significa che fra due giorni il plafond della mia carta di credito tornerà intonso e io sarò più pericolosa dei quaranta ladroni di Ali Babà. Febbraio è mese in cui i saldi sono affaroni. Ho preparato una wish list che sembra un piano di battaglia. E tra breve, illudendomi di essere ricca, ridurrò il mio conto in banca ad un monumento ai caduti. Vi renderò partecipi strada facendo dell’effimera felicità generata dai miei acquisti. Per intanto, condivido con le mie amiche (più che altro perché non credo che i lettori si lacerino le vesti dall’entusiasmo a fronte di queste informazioni) la nuova collezione primaverile di smalti Chanel – ma ‘n do vai se Fracas non ce l’hai – e una tendenza make up meravigliosa – smokey eyes blu, come ci insegna la buona Sonia Rykiel in sfilata – ragion per cui urge acquisto di palette n. 29 di Chanel… amiche, correte ai ripari!!!






Vi bacio tutti!
SS

martedì 29 gennaio 2013

Benvenuti


Avrei potuto scegliere Zitella buzzurra, ma mi pareva un po’ troppo tranchant, perfino per me. Signorina perchè, alla veneranda età di 31 anni, è la corretta definizione, seppur un po’ vintage, del mio stato civile. E poi snob. Mi piace l’etimologia più diffusa, anche se ritenuta priva di fondamento, secondo cui il termine derivi dal latino “sine nobilitate”.