mercoledì 30 gennaio 2013

Piccole perle di felicità... nonostante tutto!



Oggi è una di quelle giornate in cui apri gli occhi e capisci che il mondo ce l’ha con te. E per ripicca decidi di avercela anche tu con il mondo. Ma poiché, nonostante tutto, c’è il sole e ho razionalmente deciso che voglio (tentare di ) essere di buonumore, provo a fare il gioco di Pollyanna e trovare delle motivazioni per non essere idrofoba come un cane rabbioso.


Innanzitutto grazie a tutti. In pochissime ore mi avete mandato complimenti, apprezzamenti, condivisioni, retweet e tutto quello che la moderna tecnologia e il vostro affetto consente. Grazie di cuore. Ora sarà peggio per voi! Mi avete motivata a continuare a diffondere deliri nell’etere!


Ieri ho ricevuto una bellissima notizia: la mia amica M., neosposina esiliata per motivi lavorativi in Puglia, tra due settimane torna a Milano. Questo significa essenzialmente due cose: potremo finalmente rivederci con una certa frequenza e… attenzione… ricomincia l’agonia serale che ci ha afflitte già lo scorso anno: andare a correre. Ora io dico, cosa c’è di più orribile dello sport? Che poi correre non è uno sport è una tortura. Non c’è uno scopo in quello che fai. Ti senti un criceto obbligato a girare sulla ruota finchè la lingua non ti cade per terra. Io e M., incuranti delle intemperie e della fatica, l’anno scorso andavamo tre volte a settimana al parco Sempione dove, come delle disperate, più che correre, simulavamo il ralenti di una corsa, interrogandoci (praticamente senza fiato) sul perché la sorte ingrata ci avesse riservato questa immane fatica. Peraltro per continuare ad essere esattamente come prima. Mi fossi trovata, che so, il culo a zaino, allora avrebbe avuto un senso. Un addominale, anche soltanto uno in vista. Delle cosce tornite. No. Una schifezza uguale a prima… ma noi, vagamente masochiste, perseveriamo. Magari il 2013 sarà foriero di un miracolo e al primo weekend al mare mi ritroverò come una ballerina di samba brasiliana.





Come dicevo prima, oggi, perfino a Milano, c’è il sole. Questo mi fa pensare che forse, tra poco, l’inverno leverà le tende, con mio sommo gaudio (minor gaudio di chi, tra qualche mese, mi vedrà in spiaggia, fatta salva l’eventualità del miracolo di cui sopra). Per fare riflessioni più spicciole, sta finendo gennaio. Un mese che io trovo, incomprensibilmente – dato che di solito la prima settimana è sempre festiva – interminabile. Questo significa che fra due giorni il plafond della mia carta di credito tornerà intonso e io sarò più pericolosa dei quaranta ladroni di Ali Babà. Febbraio è mese in cui i saldi sono affaroni. Ho preparato una wish list che sembra un piano di battaglia. E tra breve, illudendomi di essere ricca, ridurrò il mio conto in banca ad un monumento ai caduti. Vi renderò partecipi strada facendo dell’effimera felicità generata dai miei acquisti. Per intanto, condivido con le mie amiche (più che altro perché non credo che i lettori si lacerino le vesti dall’entusiasmo a fronte di queste informazioni) la nuova collezione primaverile di smalti Chanel – ma ‘n do vai se Fracas non ce l’hai – e una tendenza make up meravigliosa – smokey eyes blu, come ci insegna la buona Sonia Rykiel in sfilata – ragion per cui urge acquisto di palette n. 29 di Chanel… amiche, correte ai ripari!!!






Vi bacio tutti!
SS

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