Oggi è una
di quelle giornate in cui apri gli occhi e capisci che il mondo ce l’ha con te.
E per ripicca decidi di avercela anche tu con il mondo. Ma poiché, nonostante
tutto, c’è il sole e ho razionalmente deciso che voglio (tentare di ) essere di
buonumore, provo a fare il gioco di Pollyanna e trovare delle motivazioni per non essere idrofoba come un cane rabbioso.
Innanzitutto grazie a tutti. In
pochissime ore mi avete mandato complimenti, apprezzamenti, condivisioni,
retweet e tutto quello che la moderna tecnologia e il vostro affetto
consente. Grazie di cuore. Ora sarà peggio per voi! Mi avete motivata a
continuare a diffondere deliri nell’etere!
Ieri ho ricevuto una bellissima
notizia: la mia amica M., neosposina esiliata per motivi lavorativi in
Puglia, tra due settimane torna a Milano. Questo significa essenzialmente
due cose: potremo finalmente rivederci con una certa frequenza e…
attenzione… ricomincia l’agonia serale che ci ha afflitte già lo scorso
anno: andare a correre. Ora io dico, cosa c’è di più orribile dello sport?
Che poi correre non è uno sport è una tortura. Non c’è uno scopo in quello
che fai. Ti senti un criceto obbligato a girare sulla ruota finchè la
lingua non ti cade per terra. Io e M., incuranti delle intemperie e della
fatica, l’anno scorso andavamo tre volte a settimana al parco Sempione
dove, come delle disperate, più che correre, simulavamo il ralenti di una
corsa, interrogandoci (praticamente senza fiato) sul perché la sorte
ingrata ci avesse riservato questa immane fatica. Peraltro per continuare
ad essere esattamente come prima. Mi fossi trovata, che so, il culo a
zaino, allora avrebbe avuto un senso. Un addominale, anche soltanto uno in
vista. Delle cosce tornite. No. Una schifezza uguale a prima… ma noi,
vagamente masochiste, perseveriamo. Magari il 2013 sarà foriero di un
miracolo e al primo weekend al mare mi ritroverò come una ballerina di
samba brasiliana.
Come dicevo prima, oggi,
perfino a Milano, c’è il sole. Questo mi fa pensare che forse, tra poco,
l’inverno leverà le tende, con mio sommo gaudio (minor gaudio di chi, tra
qualche mese, mi vedrà in spiaggia, fatta salva l’eventualità del miracolo
di cui sopra). Per fare riflessioni più spicciole, sta finendo gennaio. Un
mese che io trovo, incomprensibilmente – dato che di solito la prima
settimana è sempre festiva – interminabile. Questo significa che fra due
giorni il plafond della mia carta di credito tornerà intonso e io sarò più
pericolosa dei quaranta ladroni di Ali Babà. Febbraio è mese in cui i
saldi sono affaroni. Ho preparato una wish list che sembra un piano di
battaglia. E tra breve, illudendomi di essere ricca, ridurrò il mio conto
in banca ad un monumento ai caduti. Vi renderò partecipi strada facendo
dell’effimera felicità generata dai miei acquisti. Per intanto, condivido
con le mie amiche (più che altro perché non credo che i lettori si
lacerino le vesti dall’entusiasmo a fronte di queste informazioni) la
nuova collezione primaverile di smalti Chanel – ma ‘n do vai se Fracas non
ce l’hai – e una tendenza make up meravigliosa – smokey eyes blu, come ci insegna la buona Sonia Rykiel in sfilata – ragion per cui urge acquisto di palette n. 29 di Chanel… amiche, correte ai
ripari!!!
Vi bacio
tutti!
SS
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