mercoledì 13 febbraio 2013

Cuori infranti


Non lasciatevi trarre in inganno, non è di San Valentino che intendo parlarvi questa sera. I cuori infranti in questione sono, nello specifico, il mio e ancora il mio e il malefico cuoricino rosso dell'immagine non ha nulla a che vedere con l’amore: si tratta del logo di Fashiolista. In realtà, ho fatto la scoperta dell’acqua calda. Il sito esiste già da almeno un paio d’anni. Io, per mia fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) ho scoperto l’omonima app soltanto la scorsa settimana. Ed è stato un colpo di fulmine.



Anzi direi quasi una malattia. Fashiolista è una specie di immensa wish list, una lampada di Aladino in cui si trova quasi più di quanto sia possibile desiderare.Peccato che il genio non ci sia. O se c’è, mi fa sistematicamente il gesto dell’ombrello. Perché sta qui la vera sventura: l’indigenza. Perché proprio io dovevo nascere povera? Se il destino beffardo aveva questo progetto per me non sarei potuta nascere con il gusto dell’orrido? Una di quelle pulciose che si tingono i capelli in casa di colori improbabili, che comprano i cosmetici al mercato,scarpe e vestiti alle bancarelle dell’usato e stipano i loro immondi ammennicoli nella borsa lavorata a maglia dalla nonna?!? No, ovviamente no. Io sono nata Re Mida. Quello che tocco è oro. In un qualunque luogo, come una rabdomante nel deserto, riesco sempre ad individuare l’oggetto più costoso. E solitamente è quello che mi piace di più.

Sono io l’unica disgraziata che prova i vestiti pregando Gesù che le stiano malissimo per non dover spendere l’euro? Riesco a spendere soldi ovunque. Perfino in farmacia. Lamia carta di credito arriva a fine mese che lacrima sangue come la Madonnina di Civitavecchia. Una tragedia. E la scoperta di Fashiolista è l’apoteosi. Come chiudere un obeso a dieta in pasticceria intimandogli di non toccare nulla.Credo che la scelta degli infami creatori del sito di scegliere come logo un cuore sia venuta dalla forma che assumono i miei occhi davanti alla possibilità di ridurre lo stipendio in cenere facendo shopping! Amiche, povere, misere,tapine, potete capirmi? Non sono sola in questa sciagura, vero? Per rendervi conto della situazione potete visitare il mio profilo, oltre che collegarvi al perigliosissimo sito dal widget che ho provveduto a collocare sul blog.

Stateattente, non mi assumo responsabilità per perdite di senno!


P.S. C’è qualcuno, dai gusti molto più semplici di me, che il senno lo perde davanti a semplici manufatti commestibili, come i tartufini che ho preparato lo scorso weekend! Vero Vin? Se fate i bravi vi svelo la ricetta...

Vi bacio
SS

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