lunedì 11 febbraio 2013

Parola d’ordine: decenza


Oggi a Milano nevica. Quello che, di per sé, sarebbe un normale evento meteorologico è, in realtà, una circostanza foriera di sciagure. Al di là dei disagi alla circolazione (automobilistica), la neve provoca gravi disturbi anche alla mia circolazione sanguigna, facendomi rischiare un embolo. Ogni volta che la coltre bianca incombe sulla città, i mostri escono allo scoperto. Premesso che non ho memoria della famosa nevicata del 1985, che io ricordi, nell’ultimo ventennio, Milano non si è mai trasformata nella Groenlandia. E allora per quale motivo, almeno una volta all’anno, debbo assistere all’apparizione degli abominevoli uomini (e donne) delle nevi?




Vestirsi comodi e caldi non significa necessariamente conciarsi come un profugo. Stai a casa in pigiama piuttosto! Posso comprendere che lo stiletto tacco 12 (insopportabile chi le indossa, come vedremo) non sia la calzatura più adeguata ma nemmeno gli scarponi antinfortunistici. La neve può essere una giustificazione per un outfit meno formale ma non per un travestimento da rom. Attenuante non significa alibi, come potranno confermare i miei amici giuristi.

Proverò a stilare una classifica delle oscenità che ho visto imperversare oggi nelle strade milanesi:

Il doposci (simil) Decathlon – come indica il nome stesso si tratta di una calzatura da indossarsi in un contesto montano, ossia dove si praticano sport quali sci, snowboard, etc. che non mi risulta vengano svolti anche nelle vie urbane. Ad ogni modo, esistono diverse tipologie di doposci: in caso di bufera direi che i cari, vecchi Moon Boot possano essere più che dignitosi. NON lo sono invece scarponi ignobili, specialmente se ricoperti di pelo pubico sintetico! NO!!! VIETATI!!! Danno idea di piede putrescente, specialmente quando il pelo si bagna formando dei boccoli incrostati di fanghiglia simili al vello nei pressi del deretano delle pecore.  


Scarpe già vecchie quando le ha comprate la nonna – il fatto che nevichi non autorizza ad indossare scarpe rubate al cassonetto giallo dei vestiti smessi. Calzature sformate, consumate, macchiate… SI BUTTANO. Senza alcun rimpianto. La Befana si festeggia il 6 di gennaio.





Stivali di gomma radioattiva – trovo che lo stivale di gomma sia l’unica alternativa in grado di salvaguardare contemporaneamente comfort e stile. MA NON QUALUNQUE STIVALE DI GOMMA! Banditi i tarocchi di Burberry et similia e forse, ancor peggio, quelli, dalle fantasie improbabili, made in Paolo Sarpi. Oltre alla questione estetica, il rischio è di estrarre un moncherino  - corroso dal materiale proveniente dalla combustione di qualche copertone di un camion dei rifiuti di Pechino – maleodorante e periglioso come un’arma chimica. NO!!! L’ecoterrorismo è inaccettabile.



UGG – vietati. Quelli falsi da esiliare nell’iperuranio ma anche quelli veri. Il rischio è che si intridano d’acqua diventando pesanti come gli scarponi zavorrati di un palombaro e causando inopportuni malanni.



Tacchi – quasi più terribili di tutti i precedenti. Le irriducibili (solitamente shampiste convinte di essere sexy anche camminando come un fachiro dilettante o vecchie carampane in fase menopausa disposte a rompersi la testa pur di carpire l’apprezzamento di un asfaltatore) meritano una sola cosa: SPEZZARSI LE GAMBE.




Ergo, in sintesi, unica soluzione possibile: sobri stivali in gomma, almeno di decente qualità. Perché la parola chiave è proprio questa: DECENZA. Quella che troppo spesso manca nell’imperversante cattivo gusto che attanaglia il mondo moderno.

P.S. Appena il mio iPhone 5 sarà attivo (dato che gli ho scaricato dentro un backup del 2011!) giuro che accompagnerò ogni post da foto ad hoc. Ovviamente grazie anche al fondamentale apporto di Luisa!



P.P.S. Mi sono limitata alle estremità inferiori ma il catalogo di orrori sarebbe ancora ampio, ad esempio cappelli, guanti, sciarpe e capispalla. Si accettano osservazioni e suggerimenti!

Vi bacio
SS

2 commenti:

  1. Attendo con ansia latri post sul buon gusto, anzi sul buon senso, come evitare di mettere i pantaloni bianchi quando piove...
    Stefania

    RispondiElimina
  2. Arriverà... all'approssimarsi della bella stagione gli idioti si espongono al sole come le lucertole! Abbi fede e leggimi...

    RispondiElimina