Un po’ in sordina, già da qualche giorno, è iniziata l’operazione Remise en Forme (opinabile il prefisso reiterativo).
Venerdì, nonostante il cielo plumbeo e l’orrida bruma, mi sono alzata all’alba per andare a provare il nuovo studio di Pilates. Appuntamento alle 8.15. Mentre mi vestivo, mi chiedevo se, per caso, fossi stata ubriaca quando ho fissato la lezione. In ogni caso, brutta come un sorcio scappato dalle fogne, vestita come una portinaia, mi sono recata in piazza Castello 22. E, devo ammettere, ne è valsa la pena. Più che un allenamento è stato una tortura. Dopo 55 minuti (in realtà molto prima) stavo stramaledicendo la mia boccaccia ingorda e il mio culo pesante. Naturalmente, anche perché sono ricca, mi sono iscritta. Nove mesi di lezioni, due volte a settimana. Tornata anche oggi, nonostante non stessi troppo bene, se sono entrata piena di dolori non voglio pensare domani. Dovrò noleggiare un carroponte per alzarmi dal letto.
Ma attenzione: l’operazione Remise en Forme non si esaurisce qui. È raffinata e sofisticatissima. Le prossime tappe per uccidere l’ippopotamo che mi ha ingurgitata durante le feste di Natale prevedono:
- abluzioni quotidiane nella Somatoline
- ripresa della corsa – M. torna presto da me!!!
- Dukan, Dukan, Dukan!
Da qui all’eternità banditi carboidrati di ogni genere! Imparare a memoria l’equivalenza:
CARBOIDRATO=POISON
SS
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