Oggi a Milano nevica. Quello che, di per sé, sarebbe un
normale evento meteorologico è, in realtà, una circostanza foriera di sciagure.
Al di là dei disagi alla circolazione (automobilistica), la neve provoca gravi
disturbi anche alla mia circolazione sanguigna, facendomi rischiare un embolo.
Ogni volta che la coltre bianca incombe sulla città, i mostri escono allo
scoperto. Premesso che non ho memoria della famosa nevicata del 1985, che io
ricordi, nell’ultimo ventennio, Milano non si è mai trasformata nella
Groenlandia. E allora per quale motivo, almeno una volta all’anno, debbo
assistere all’apparizione degli abominevoli uomini (e donne) delle nevi?
Vestirsi comodi e caldi non significa necessariamente
conciarsi come un profugo. Stai a casa in pigiama piuttosto! Posso comprendere
che lo stiletto tacco 12 (insopportabile chi le indossa, come vedremo) non sia
la calzatura più adeguata ma nemmeno gli scarponi antinfortunistici. La neve
può essere una giustificazione per un outfit meno formale ma non per un
travestimento da rom. Attenuante non significa alibi, come potranno confermare
i miei amici giuristi.
Proverò a stilare una classifica delle oscenità che ho visto
imperversare oggi nelle strade milanesi:
Il doposci (simil) Decathlon – come indica il nome stesso si
tratta di una calzatura da indossarsi in un contesto montano, ossia dove si
praticano sport quali sci, snowboard, etc. che non mi risulta vengano svolti
anche nelle vie urbane. Ad ogni modo, esistono diverse tipologie di doposci: in
caso di bufera direi che i cari, vecchi Moon Boot possano essere più che dignitosi.
NON lo sono invece scarponi ignobili, specialmente se ricoperti di pelo pubico
sintetico! NO!!! VIETATI!!! Danno idea di piede putrescente, specialmente
quando il pelo si bagna formando dei boccoli incrostati di fanghiglia simili al
vello nei pressi del deretano delle pecore.
Scarpe già vecchie quando le ha comprate la nonna – il fatto
che nevichi non autorizza ad indossare scarpe rubate al cassonetto giallo dei
vestiti smessi. Calzature sformate, consumate, macchiate… SI BUTTANO. Senza
alcun rimpianto. La Befana si festeggia il 6 di gennaio.
Stivali di gomma radioattiva – trovo che lo stivale di gomma
sia l’unica alternativa in grado di salvaguardare contemporaneamente comfort e stile. MA
NON QUALUNQUE STIVALE DI GOMMA! Banditi i tarocchi di Burberry et similia e
forse, ancor peggio, quelli, dalle fantasie improbabili, made in Paolo Sarpi.
Oltre alla questione estetica, il rischio è di estrarre un moncherino - corroso dal materiale proveniente dalla
combustione di qualche copertone di un camion dei rifiuti di Pechino –
maleodorante e periglioso come un’arma chimica. NO!!! L’ecoterrorismo è inaccettabile.
UGG – vietati. Quelli falsi da esiliare nell’iperuranio ma
anche quelli veri. Il rischio è che si intridano d’acqua diventando pesanti
come gli scarponi zavorrati di un palombaro e causando inopportuni malanni.
Tacchi – quasi più terribili di tutti i precedenti. Le
irriducibili (solitamente shampiste convinte di essere sexy anche camminando
come un fachiro dilettante o vecchie carampane in fase menopausa disposte a
rompersi la testa pur di carpire l’apprezzamento di un asfaltatore) meritano
una sola cosa: SPEZZARSI LE GAMBE.
Ergo, in sintesi, unica soluzione possibile: sobri stivali
in gomma, almeno di decente qualità. Perché la parola chiave è proprio questa:
DECENZA. Quella che troppo spesso manca nell’imperversante cattivo gusto che
attanaglia il mondo moderno.
P.S. Appena il mio iPhone 5 sarà attivo (dato che gli ho
scaricato dentro un backup del 2011!) giuro che accompagnerò ogni post da foto
ad hoc. Ovviamente grazie anche al fondamentale apporto di Luisa!
P.P.S. Mi sono limitata alle estremità inferiori ma il
catalogo di orrori sarebbe ancora ampio, ad esempio cappelli, guanti, sciarpe e
capispalla. Si accettano osservazioni e suggerimenti!
Vi bacio
SS
Attendo con ansia latri post sul buon gusto, anzi sul buon senso, come evitare di mettere i pantaloni bianchi quando piove...
RispondiEliminaStefania
Arriverà... all'approssimarsi della bella stagione gli idioti si espongono al sole come le lucertole! Abbi fede e leggimi...
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