sabato 2 febbraio 2013

Il sonno della ragione genera mostri


Ieri sono andata a ballare come una ragazzina ai Magazzini Generali. Serata rock. Ora, è lecito chiedersi, ma cosa c’entro io con il rock? Infatti, il risultato è stato un ibrido tra una dark lesbica e una seguace delle Bestie di Satana. Secondo il buon AG sembravo una quattordicenne. Secondo me, soltanto una sfigata. Il vero dramma era che, mentre la volta precedente, in occasione della serata anni ’80, seppur conciata come una ballerina del Drive In – se non di Colpo Grosso – ero palesemente addobbata in maniera ridicola, ieri sera no! Ero credibile nella mia sfiga! Comunque, per guardare il bicchiere mezzo pieno, una volta tanto, grazie alle mie meravigliose All Star borchiate (da me), sono tornata a casa saltellando e non tirandomi dietro i piedi con la grazia di una portinaia.

Serata carina, compagnia divertente e, come ogni volta che metto piede in discoteca, interessantissimo studio antropologico. Sono arrivata a 31 anni per non riuscire ancora a comprendere perché talune, molte, troppe persone si compiacciano della propria bruttezza  e la rendano  un mix letale, accompagnandola al cattivo gusto e alla volgarità. Ma il destino non è già stato abbastanza beffardo? Devi pure renderti tutto più difficile accompagnando la tua triste sorte con outfit infelici, igiene personale sommaria e ubriachezza molesta? Il fatto che nelle sale da ballo non ci sia un’illuminazione a giorno non rende chi ti circonda cieco né tanto meno privo di capacità olfattiva. Giovani unti, laidi, maleodoranti che danzano urlanti in preda all’ebbrezza, fieri della propria nefanda mostruosità. Possibile che l’umanità non si sia ancora bastevolmente evoluta da inserire il decoro e l’igiene nei bisogni primari da soddisfare quotidianamente?

Come ciliegina sulla torta, post Magazzini, colazione da Princi. Vicino corso Como. Ed è stato come entrare in una Corte dei Miracoli. Personaggi surreali si avvicendavano ai bordi del bancone: l’extracomunitario spacciatore, lo zingaro che entra per vendere merci non meglio identificabili ma certamente veicoli di peste bubbonica, transessuali malmessi, shampiste che ostentavano tacchi dalle proporzioni che sconfiggono ogni legge della fisica, giovani lampadati e dalle sopracciglia depilate provenienti dai peggiori circondari urbani, il vecchio onanista dallo sguardo lascivo che brama lussurioso il trans dagli artigli squadrati… accerchiati dall’orrore, terrorizzati  dallo scempio di genti sfuggite ad una bolgia dantesca,  siamo dovuti scappare a gambe levate. Per dirla con Goya, “il sonno della ragione genera mostri”…



Non so bene perché il post abbia preso questa piega. Sarà che alle soglie dell’avvio dell’operazione Remise en Forme mi vedo mostro pure io, sarà lo stordimento per aver dormito poco (causa appuntamento dal parrucchiere improvvidamente fissato il sabato mattina) o il noiosissimo Le cronache di Narnia che fa da sottofondo alla mia scrittura… nei prossimi giorni vi aggiornerò sulle manovre preparatorie della succitata operazione in vista dell’estate.

Mentre mi infilo il pigiama… vi bacio tutti.
SS



2 commenti:

  1. Giovani unti, laidi, maleodoranti che danzano urlanti in preda all’ebbrezza, fieri della propria nefanda mostruosità....linguaggio di chiara matrice nardiniana. Spassosissimo. Stefania

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